La storia di Fratres Campania dalla nascita ad oggi
Luglio 2004
La storia del movimento regionale Fratres Campania ha radici profonde e affonda la sua origine nel 2004, un anno fondamentale che segnò l’inizio di un percorso di crescita, collaborazione e solidarietà. In quel periodo, un gruppo di visionari e appassionati dell’associazione decise di unirsi per dare vita al Consiglio Regionale Fratres Campania, unendo i vari gruppi della regione sotto un’unica guida organizzativa.
Nel luglio del 2004, a Montefalcione, si tennero le prime elezioni per la creazione di questo nuovo organo. L’idea di formare un consiglio regionale fu lanciata da Giuseppe Festa, allora coordinatore delle Misericordie, che propose di unire le forze dei gruppi Fratres della Campania, come già accaduto in altre regioni. Questa visione venne accolta con entusiasmo da Giuseppe Cardini, presidente nazionale, e da De Stefano, consigliere nazionale delle Misericordie, che contribuirono alla concretizzazione di questo progetto.
Il Consiglio Regionale Fratres Campania nacque ufficialmente durante quell’incontro storico a Montefalcione, con l’elezione dei membri fondatori che avrebbero guidato l’associazione verso nuove sfide e successi. Gli eletti furono:
- Presidente: Giuseppe De Stefano (Gruppo di Agerola)
- Vicepresidente: Conte Gerardo (Gruppo di Nusco)
- Amministratore: Mario Balestra (Gruppo Paternopoli)
- Segretaria: Maria Michela Acampora (Gruppo Agerola)
- Consiglieri: Di Giacomo (Gruppo Benevento), Petrozziello (Gruppo Telese T.) e Martignetti (Gruppo Montefalcione)
Questa storica elezione segnò l’inizio di un nuovo capitolo per Fratres in Campania, portando la missione della donazione di sangue e della solidarietà a un livello superiore, rafforzando i legami tra i gruppi locali e creando una rete unita e coesa che oggi continua a fare la differenza.
Settembre 2004
Nel settembre del 2004, si tenne una assemblea cruciale a Piazza di Pandola, un momento di grande rilevanza per il movimento Fratres Campania, che vide la partecipazione del presidente nazionale Luigi Cardini. Purtroppo, Giuseppe Festa, a causa di una convalescenza, non poté essere presente, ma l’assemblea si rivelò comunque un grande successo. Con un’eccezionale partecipazione, il 95% dei gruppi locali si fece sentire, confermando l’entusiasmo e l’impegno di tutta la regione.
Solo un mese dopo, ad ottobre, venne celebrato il primo consiglio regionale a Montefalcione, che, pur mantenendo la sede legale, operava ancora sotto il controllo del codice fiscale nazionale. Durante questa riunione, uno dei temi principali fu la situazione della presidenza provinciale di Michele Di Paolo, che si dimise, aprendo la strada a nuove dinamiche per la gestione provinciale.
Fu quindi deciso di indire nuove elezioni per la presidenza provinciale di Avellino, con l’obiettivo di formare un nuovo consiglio provinciale che potesse portare avanti con forza la missione di Fratres. Questo passaggio fu determinante per la solidità dell’organizzazione e per l’equilibrio delle sue strutture locali, consolidando ulteriormente la rete di solidarietà che da quel momento avrebbe caratterizzato Fratres Campania.
2009: La Lotta per l'Autonomia
La storia dell’autonomia di Fratres Campania è una narrazione di impegno e determinazione. Nel 2009, la Regione Campania decise di non riconoscere più l’iscrizione al Registro Regionale Volontari (RRV) della Fratres Nazionale, creando difficoltà per le attività dell’associazione. In risposta, Giuseppe Festa, consigliere di presidenza, propose al Consiglio Nazionale di acquisire l’autonomia necessaria per iscriversi al RRV, evitando così le problematiche legate alla mancanza di riconoscimento regionale.
Nel dicembre 2010, sotto la presidenza di Giuseppe De Stefano, Fratres Campania formalizzò l’atto costitutivo per registrarsi al Registro Regionale. Con l’iscrizione completata, l’associazione poté intraprendere un nuovo cammino: le raccolte di sangue venivano effettuate direttamente presso le sedi dei gruppi Fratres, con il supporto di medici e infermieri del servizio trasfusionale.
2012
Nel corso degli anni, il movimento Fratres Campania ha attraversato numerosi cambiamenti e sfide che lo hanno reso più forte e resiliente. A partire dal 2012, un periodo di importanti trasformazioni ha segnato la crescita dell’associazione. Quell’anno, infatti, si verificò un avvicendamento significativo nella leadership provinciale. Dopo due mandati di Capone (del gruppo di Pietradefusi), Evarista Di Prisco, che aveva già ricoperto in passato il ruolo di presidente provinciale di Avellino, subentrò alla guida della provincia.
Anche altre province vissero cambiamenti simili. A Napoli, dopo il primo presidente provinciale Sessa, subentrò Acampora, mentre a Benevento il dott. Romano divenne una figura centrale. Questi avvicendamenti segnarono un rafforzamento della struttura provinciale, con la leadership che continuò a evolversi in modo dinamico, portando una nuova vitalità al movimento.
Nel complesso, il movimento Fratres Campania si consolidò, mettendo le basi per una seconda fase che avrebbe segnato la sua evoluzione futura. Questo processo di crescita e cambiamento non si limitò a una questione interna, ma coinvolse anche la collaborazione tra i gruppi locali e la leadership nazionale, creando una rete più coesa e solida.
2013: L'Autonomia e la Crescita
Nel 2012-2013, emersero nuove normative che richiedevano alle associazioni di donatori di sangue di organizzarsi autonomamente per le raccolte, creando confusione tra i gruppi Fratres, abituati a collaborare con il personale medico ospedaliero. La legge 261 del 2007 obbligava le associazioni a gestire autonomamente le raccolte, ma per farlo era necessario investire in mezzi e risorse. Nonostante le difficoltà burocratiche, Fratres Campania continuò a lottare.
2015
Nel 2015, dopo numerosi incontri, tra cui uno con il direttore generale Rosato dell’ospedale A.O. Moscati di Avellino, l’associazione compì il primo passo concreto verso l’autonomia con la prima raccolta di sangue a Prata P.U.. Nel frattempo, si iniziarono a raccogliere fondi per acquistare le prime autoemoteche, cruciali per il proseguimento del percorso.
2016
Nel 2016, grazie all’intervento di Balestracci, presidente nazionale, vennero indette nuove elezioni per il consiglio regionale, e Giuseppe Festa si candidò per portare avanti il progetto di autonomia. Il nuovo consiglio ottenne finalmente l’autonomia necessaria per gestire in piena libertà le proprie attività.
2017: L'Accreditamento e il Futuro
Nel 2017, Fratres Campania acquisì nuove autoemoteche e attivò Unità di Raccolta (UdR) a Montella e Sant’Antonio Abate. Il Consiglio Nazionale contribuì significativamente, con un finanziamento di circa 50.000 euro, per consentire ai gruppi di Napoli di acquistare una autoemoteca, consolidando così la rete delle donazioni.
2018
Nel 2018, finalmente, arrivò l’accreditamento definitivo, un traguardo che permise a Fratres Campania di iniziare ufficialmente a raccogliere sangue in autonomia, senza più il supporto diretto degli ospedali. Il percorso di crescita e consolidamento era ormai completato, ma il lavoro non finì mai. L’associazione continuò a svilupparsi e a rafforzare il suo ruolo nelle donazioni di sangue, mantenendo sempre vivi i principi di solidarietà e collaborazione.
2025: Il Riconoscimento e il Futuro
Nel 2025, il 11 aprile, con atto pubblico notarile, fu costituita ufficialmente l’associazione Regionale Fratres Campania ODV, con sede a Montefalcione (AV). Questa nuova realtà confermò l’autonomia giuridica, patrimoniale e amministrativa dell’associazione, che divenne parte integrante della Consociazione Nazionale dei Gruppi Donatori di Sangue Fratres delle Misericordie d’Italia ODV.
Da quel momento, Fratres Campania ha continuato a crescere, con una solida base di volontari impegnati e preparati, operando in armonia con i principi e i valori del movimento Fratres e contribuendo alla tutela della salute dei donatori e dei riceventi.
È costituita l’Associazione denominata “Consociazione Regionale dei Gruppi Donatori Sangue FRATRES delle Misericordie d’Italia – Campania ODV” con sede nel Comune di Montefalcione (AV), diocesi di Benevento (di seguito per brevità semplicemente “Regionale Fratres Campania ODV” come riportato dal decreto RUNTS)
ARTICOLO 1
1.1.I limiti territoriali operativi sono nella Regione Campania.
2. Il Regionale Fratres Campania ODV è parte del Movimento Fratres e ne riconosce e ne applica i principi, le finalità e i valori fondativi aderendo alla “Consociazione nazionale dei gruppi donatori di sangue Fratres delle Misericordie d’Italia ODV”, operando in armonia con le linee programmatiche della stessa riconosciuta quale sua articolazione regionale ed autorizzata ad utilizzare la denominazione FRATRES.
3. Per effetto del riconoscimento da parte della Consociazione Nazionale, l’Associazione potrà collaborare con altre associazioni o federazioni di associazioni, solo se siano conformi al carattere ispiratore del movimento Fratres. Il Regionale Fratres Campania ODV, in armonia con quanto indicato dalla Consociazione Nazionale può aderire a reti associative, ai sensi del Codice del terzo settore.
4. Ferma l’autonomia giuridica, patrimoniale e amministrativa dell’Associazione, la sua partecipazione alla Consociazione Nazionale implica per tutti gli iscritti la spirituale appartenenza alla grande famiglia dei donatori di sangue Fratres rappresentata dalla Consociazione.
ARTICOLO 2 – COMPOSIZIONE
1. Il Regionale Fratres Campania ODV è composta dai Gruppi “Fratres” donatori di sangue, organi e di sangue midollare ad essa aderenti rappresentati dai suoi Legali Rappresentanti.
ARTICOLO 3 – DEFINIZIONE, DURATA E SEDE
1. Il Regionale Fratres Campania ODV è organizzazione di volontariato (OdV) ai sensi del Codice del terzo settore, avente per scopo la mobilitazione dei cittadini nel campo della donazione anonima, gratuita, periodica e responsabile del sangue, degli organi e del sangue midollare; è fondata sui principi cristiani e si ispira alla solidarietà umana ed alla carità cristiana.

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La nostra missione
Dal 1971, la Fratres si impegna a diffondere la cultura della donazione anonima e responsabile di sangue, midollo osseo e organi. Riconosciuta ufficialmente nel 1994 con decreto ministeriale, l’associazione si dedica a:
- Sensibilizzare alla donazione, abbattendo paure e pregiudizi
- Proteggere la salute di donatori e riceventi
- Promuovere la cultura del dono nelle scuole e tra i giovani
- Sostenere la ricerca e il progresso nel campo trasfusionale
